E’ stata la provvidenziale guida di Ferruccio Tagliavini con il quale ha percorso un bel tratto di vita artistica e coniugale. Cantante di ottima scuola, si giovava di una gamma musicale ricca ed espressiva, talvolta anche assai incisiva. La voce curiosamente comprendeva la estensione di due registri vocali: quello del mezzosoprano e quello del soprano. Fu un’ottima Mimì, come pure una dolce Suzel diretta da Mascagni, una convincente Margherita, una seducente Manon, però nella seconda parte della carriera si dedicò, pure con buon successo, ai ruoli di mezzosoprano e pertanto fu anche Carmen e Carlotta.
Partecipò alle “prime” di Notturno romantico di Pick-Mangiagalli, de’ La Zolfara di Mulè, de’ Il vortice di Rossellini e de’ Il favorito del re di Veretti. Cantò, oltre logicamente nei maggiori teatri italiani, in Sud America, Russia, Giappone e al Metropolitan di New York (nel 1947-48 con Tosca e La Bohème)
Nata a Modigliana (Forlì) nel 1903 debuttò giovanissima sul finire degli anni ’20.
Si impose presto dimostrando – come ha scritto Fernando Battaglia – una grazia suggestiva e raffinata ed una istintiva signorilità del fraseggio e degli atteggiamenti.
Conosciuto Tagliavini, lo sposò (1941) benché fosse di una decina di anni più anziana. Pur tuttavia ebbe vita più lunga di lui, ma quasi assieme, sebbene fossero ormai separati da diversi anni, ha voluto volare nell’al di là: infatti il tenore morì il 28 gennaio del 1995 a 81 anni compiuti (da lei, nonostante la dolorosa separazione, assistito amorevolmente), lei pochi mesi dopo, e precisamente il 15 maggio dello stesso anno, però a ben 92 anni di età.