Nel tardo pomeriggio di sabato 24 maggio, in una saletta del caffé Pedrocchi, ho partecipato alla consegna del premio “Una vita per la musica” assegnato al critico e musicologo Giorgio Gualerzi dalla Direzione Artistica del Concorso Lirico Internazionale “G. Martinelli – A. Pertile”. Il premiato, nel ricevere il riconoscimento, affermava i suoi legami con Padova, ricordava la Signora Corradetti, il Concorso a lei dedicato e la nostra Associazione, citando Mariangela Giulini, quale mirabile presidente e animatrice.
di Gianfranco Danieletto
Nelle rare occasioni in cui ho il piacere di ascoltare il M° Gualerzi sento rinascere in me le emozioni e le passioni giovanile e mi sembra di rivedere dal vivo i celebri esecutori che furono i miei idoli. Le sue valutazioni, così nette e sagaci, pongono il celebre critico tre le maggiori personalità del mondo lirico alla stregua dei Mila, Celletti e Pugliese, per citare solo i più famosi. Altra caratteristica di Gualerzi è quella di individuare le qualità artistiche e vocali nei giovani cantanti molto prima che essi diventino celebri, e anche quando ciò non avviene non è dato per un errore di valutazione ma per l’imprevedibilità del destino, che decide per noi. Premio dunque meritato e ben individuato dai suoi organizzatori, il tenore Cristian Ricci e la moglie Federica Morello, una coppia che realizza i progetti più ambiziosi dove altri falliscono. In pochi anni hanno portato al successo un Concorso Lirico, organizzato molti concerti, scritto e dato alle stampe un libro commemorativo su Aureliano Pertile; istituito il premio sopracitato. Attualmente stanno organizzando una scuola di perfezionamento.
A ben guardare, concretizzano molte delle cose che noi stessi vorremmo realizzare. La loro intensa attività non può che suscitare qualche invidia, “con i soldi si può fare tutto” si dice, è vero, ma, anche grazie alle nostre esperienze dirette, abbiamo imparato che le risorse non si trovano al bordo delle strade, essi si ottengono sapendo come muoversi, dando garanzie e guadagnandosi la fiducia.
Pertanto noi, che all’invidia preferiamo il riconoscimento, facciamo un plauso per quello che questa coppia è riuscita a realizzare, augurando loro che, per il bene della lirica, continuino a raccogliere successi anche nei loro progetti futuri.