Abbiamo incontrato Mara Zampieri nella sua bella casa che potremmo definire “Casa della Musica” in cui tutto parla di canto, di musica e di cultura, e le abbiamo rivolto alcune domande a proposito del Concorso.
Cara Mara da anni tu presiedi la Commissione del Corradetti e di numerosi altri concorsi, non solo grazie al tuo carisma quale grande interprete, ma perché il tuo impegno si rivolge da tempo ai giovani e attraverso l’insegnamento e, questo oserei dire che ti fa quasi più onore, attraverso il sostegno morale e psicologico che la tua grande femminilità sa donare in forma gratuita e continua; di’ ai nostri lettori cosa sottende a questi concorsi e quale valenza hanno, secondo te, queste forme di competizione che tanto costano ai giovani in denaro e molto spesso in delusioni e amarezze.
Credo che forse solo “gli addetti ai lavori”sappiano la difficoltà dei giovani nel potersi inserire concretamente nel difficile panorama lavorativo attuale,ecco perché il Concorso rappresenta per molti di loro non solo il desiderio di potersi far conoscere e magari ottenere un premio ma anche l’opportunità di fare un’ audizione per un importante commissione che comprende molti direttori di Teatri di livello internazionale, Agenti che possono inserirli nelle liste di rappresentanza ed esperti del settore. Vorrei ricordare che spesso per avere un’audizione presso un’agente il cantante aspetta anche mesi; se poi parliamo di Teatri la cosa si complica in quanto oggi solo se si ha un’agenzia che ti rappresenta puoi accedere all’audizione nei Teatri. Vorrei sottolineare anche che la crisi economica e una certa Politica di restrizione e tagli obbligano a diminuire l’offerta di lavoro mentre sempre più bravi e preparati cantanti sono a casa ad aspettare..
Il Corradetti è giunto alla 24° edizione, come definiresti la presenza da così lungo tempo, di tale evento in Padova, Città che qualcuno non ben informato della sua storicità anche in questo settore della cultura ritiene non più deputata alla lirica?
Voglio sperare che per la città e per il Comune il Corradetti sia uno dei tanti fiori all’occhiello e che per il prossimo anno si pensi ad un evento speciale per rendere omaggio ai suoi 25 anni di vita. Mi auguro che il nuovo Assessore alla Cultura Andrea Colasio, al quale auguro buon lavoro, voglia estendere i suoi molteplici interessi culturali cercando di conoscere maggiormente la storia, la tradizione, le aspettative del Concorso e della Stagione Lirica. Confido che capisca che questi avvenimenti, grazie all’impegno del Direttore artistico Federico Faggion, stanno riportando la nostra città a livelli mai raggiunti fino ad oggi e che la qualità artistica e il livello del Concorso vanno intesi come investimento culturale che arricchisce la città. Spettacoli come La Vedova allegra appena rappresentata,chiaramente hanno un costo, ma proprio per la loro qualità garantiscono un ritorno di immagine, un pubblico e una critica internazionale, e vengono successivamente venduti ad altri Teatri che già ora li richiedono.
Conosciamo il tuo impegno e la tua disponibilità verso i giovani che intraprendono il lungo e, spesso, travagliato, studio della musica e del canto, c’è stato nel tempo qualche candidato che tu avevi individuato come meritevole e che ha corrisposto alle tue aspettative nella crescita artistica?
Assolutamente si, molti anche tra i non vincitori hanno poi intrapreso una bella carriera.
Qual è lo spirito con cui ci si accinge ad affrontare la faticosa maratona delle selezioni, sapendo che tutti, indistintamente tutti, più o meno preparati o dotati, giungono a questa prova con enormi speranze?
La prima parte del Concorso chiamata eliminatoria è delicatissima sia per noi giurati che per i cantanti infatti solo superando questa prova si ha diritto alla fase successiva.
Personalmente vivo il Concorso mettendomi sempre dalla parte dei ragazzi per cui il batticuore inizia da subito e cerco di metterli il più possibile a loro agio durante le prove.
Parliamo di te; gli appassionati padovani e non, ti vorrebbero sempre ascoltare, ma la stima, l’affetto e la consapevolezza delle tue qualità umane e professionali ci spingono a desiderare che la tua preziosa presenza in Città sia più incisiva e utilizzata a tutto campo; ce lo possiamo augurare almeno per ora nei nostri sogni?
Grazie, quello che dici mi fa bene al cuore. Credo che abbiamo qualche sogno in comune…….io mi dedico alla formazione di giovani cantanti dalla A alla Z, infatti le mie lezioni comprendono dalla dizione alla storia del costume all’atteggiamento scenico e naturalmente lo studio della tecnica vocale e interpretazione.
Non ho certamente desiderio di creare polemiche ma spesso mi chiedo perché una persona come me che ha cantato in tutto il mondo e ha reso onore a Padova ormai da 35 anni, e che da tempo ha messo a disposizione il proprio bagaglio culturale a favore dei giovani cantanti non debba avere una maggiore attenzione da parte di chi amministra la città.
Le “lacrime di coccodrillo” che spesso si versano dopo la scomparsa di un’artista sono solo ridicole. Preferirei avere a disposizione uno spazio nel Teatro per poter insegnare adesso piuttosto che una sala o una piazza dedicata a me quando non ci sarò più.
Un cenno, se puoi, ai tuoi impegni futuri.
Sono attualmente impegnata nella splendida produzione della Vedova allegra a Padova, poi a Bassano e in Gennaio a Rovigo; sarò nella Commissione di altri Concorsi internazionali e mi sto preparando per una tournée di concerti in America Latina.
Auguriamo a te e alla prestigiosa Commissione che fra qualche giorno presiederai un buono e proficuo lavoro nella speranza che la nostra presenza al vostro fianco sia di aiuto al viaggio breve ma intenso che state per intraprendere.