di Paolo Lerro
“A Desirée RANCATORE, soprano di coloratura dal pregevole virtuosismo, dalle personalissime e moderne interpretazioni, che fin dal giovanissimo debutto di Salisburgo si conferma eccellenza siciliana in campo internazionale, per bravura, eleganza e rare doti di semplicità, umanità e simpatia, il Circolo della Lirica di Padova assegna il Premio alla Carriera 2013 con l’augurio di una lunga e sempre più emozionante carriera ricca di successi”
Con questa motivazione, al termine di un interessante e graditissimo concerto presso Villa Italia, il 19 marzo scorso abbiamo festeggiato la brava, bella e famosa artista italiana. Ma procediamo con ordine.
La Signora RANCATORE, amica del Direttore artistico Salvo MARGARONE, quando è venuta a conoscenza del nostro intendimento, ha accettato con immensa gioia il graditissimo invito e prontamente si è resa disponibile a trascorrere una serata canora in nostra compagnia e ad accettare, onoratissima, l’ambito premio. Entusiasti, ci siamo messi subito all’opera (altrimenti … a che altro?) per organizzare al meglio questo esclusivo appuntamento.
E’ noto che le risorse del Circolo non sono tra le più favorevoli ma, grazie al nostro nuovo sponsor Andrea ANCARANI promotore finanziario della Banca Mediolanum, siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo.
La collaudata Villa Italia è stata la giusta location per ascoltare dell’eccellente musica e per, a seguire, restare a cena in festosa compagnia. Per strutturare al meglio il concerto, abbiamo affiancato alla gradita ospite due giovani promesse della lirica che con infinito piacere hanno cantato in suo onore. Infine, per la scelta del pianista, non facile perché ogni cantante in carriera predilige esibirsi in concerto con un accompagnatore di fiducia, ci è venuto incontro un carissimo amico e bravissimo artista che ha offerto la sua disponibilità.
Peccato che il nostro beniamino Maurizio SALTARIN, entusiasta di cantare per la collega, non ha potuto esibirsi a causa di un’improvvisa indisposizione. Tralascio i particolari logistici che l’organizzazione ha imposto a tutto il Direttivo (non nascondendo quanto sia godile per un melomane intrattenersi in compagnia di un artista lontano dal palcoscenico) e passo subito alla serata. I protagonisti maschili, già noti al nostro Circolo, sono stati i baritoni Luca BRAJCIK e Alberto GALLO, già protagonisti della MASTERCLASS di settembre scorso a Monselice e, al pianoforte, il Maestro Marco SCOLASTRA che qualche anno fa, in duo artistico con il Maestro Elio PANDOLFI, ci allietò con il concerto Operetta Mon Amour. Quarto moschettiere è stato Ludovico DEGLI INNOCENTI bravissimo flautista che, appena diciassettenne, ha contribuito in maniera eccellente a rendere più magica l’aria della pazzia dalla LUCIA donizettiana. I giovani cantanti ancora una volta si sono esibiti con entusiasmo e passione. Luca, a suo agio più nel DON CARLO che ne I PURITANI, si conferma baritono dal gradevolissimo timbro mentre Alberto, musicalmente molto corretto nei panni del Dottor MALATESTA e LEPORELLO, promette bene nelle parti buffe dove dimostra di sentirsi a proprio agio. Il Maestro SCOLASTRA, puntuale ed empatico accompagnatore, per onorare il bicentenario della nascita di VERDI, con precisione e trasporto ci ha regalato due assoli tratti dai LOMBARDI e da IL TROVATORE. La Signora RANCATORE dopo aver riscaldato la voce con l’appassionata romanza il faut partir dalla FIGLIA DEL REGGIMENTO e la melodiosa Non so le tetre immagini dal verdiano CORSARO, reduce dal recente ed applauditissimo debutto in TRAVIATA, è stata la melanconica e folle Violetta del finale all’atto primo. Il canto accorato della romanza, caratterizzato da efficace interpretazione, è sfociato nelle ardue ma perfette agilità del sempre libera che senza eccezione mette a dura prova la cantante di turno. Non è fantasia, ma ritengo sia un’inconfutabile verità che l’eccellente performance, conclusasi con un mirabile mi bemolle sopracuto, ci ha confermato lo stato di grazia della voce dell’artista che ha saputo trasmetterci una crescente e forte emozione consolidatasi nella successiva aria della pazzia. Lo sguardo perso e disorientato, i chiaroscuri della voce che ben si addicono ad una pazza per amore e lo struggente abbandono della voce nei lamenti in eco con il flauto, hanno coinvolto emotivamente tutti i presenti. L’entusiasmo del pubblico è stato appagato dal Bacio, spumeggiante bis che il poliedrico soprano ci ha regalato come finale. Tanti applausi e la sua evidente commozione hanno condito il momento della consegna del premio assegnato ad una grande artista che, pur molto giovane, ha alle spalle già 19 anni di successi nazionali ed internazionali, sempre diretta da Grandissimi del podio e instancabilmente al fianco di illustri colleghi di prim’ordine. Una grande artista con il dono di una voce, agli esordi autenticamente di coloratura, che è in continua e positiva evoluzione grazie alla bravura e alla costante dedizione della mamma, sua esigente insegnante; una grande artista che anche per temperamento e intelligenza senza alcun dubbio saprà affrontare, in un futuro prossimo, un repertorio più ampio e del tutto differente dall’attuale. Il Circolo della Lirica di Padova nel ringraziarla ancora una volta per la generosità e la cordiale simpatia espresse, a gran voce le invia un amichevole ed affettuoso augurio di ogni fortuna, con la speranza di riaverla tutta per sé quanto prima o magari quando sarà in una nuova “lieta vesta”. Ciao Desirée!