
Dario Giorgelè bass-bariron
Con l’avvento della tv digitale anche “mamma” RAI ha ampliato la propria piattaforma aggiungendo ai canonici RAI 1, RAI 2 e RAI 3 i recenti RAI 4 e RAI 5. Quest’ultimo, in particolare, è uno dei più interessanti e seguiti canali televisivi per la variegata offerta di programmi culturali tra i quali spicca, finalmente per noi melomani, l’opera lirica. Ogni domenica mattina, con replica nella notte tra il sabato e la domenica successivi, RAI 5 presenta, con una sola interruzione pubblicitaria, conosciute o rare edizioni d’opera ben confezionate e, solitamente, cantate ad arte. Inoltre, come è avvenuto in occasione di eventi particolari, trasmette le serate inaugurali di grandi teatri d’opera.
Nel mese di ottobre, in diretta dal Carlo Felice di Genova, per la stagione 2011/12, il nuovo canale tematico ha portato nelle nostre case un colorato e fiabesco Flauto Magico che contemplava tra i suoi interpreti il bass-bariton Dario GIORGELÈ nel singolare ruolo di Papageno, timoroso “uccellatore” mozartiano, che domenica 25 marzo, nei saloni di palazzo ZACCO, ha cantato ed incantato i numerosi Soci puntualmente presenti al consueto e piacevole pomeriggio organizzato dal Circolo della Lirica di Padova. Il gradito ma breve concerto, preludio all’annuale Assemblea dei Soci quest’anno chiamata a rinnovare le cariche del Presidente e del Direttivo, ha visto un poliedrico GIORGELÈ inondare con la sua presenza scenica il nostrano palcoscenico confermando di possedere ottime doti interpretative che gli hanno consentito di ottenere l’ennesimo lusinghiero successo così come è avvenuto nella citata performance genovese. di Paolo Lerro
Il generoso protagonista della serata, ha cantato una serie di brani interamente dedicati alla corda di basso buffo attraverso un ideale percorso cronologico che partendo da Rossini con La Cenerentola giunge al Cappello di paglia di Firenze di Nino Rota – transitando per L’Elisir di Donizetti e I Rusteghi di Wolf-Ferrari. Inoltre, da istrionico interprete, ha saputo, con repentini cambi di costume effettuati tra un brano e l’altro, intrattenere e coinvolgere il divertito pubblico felicemente appagato dall’inaspettato spettacolo. Con naturalezza e maestria, l’Artista veronese riesce a districarsi felicemente sulle impervie note che caratterizzano le romanze per basso buffo grazie al possesso di un chiaro fraseggio, di un’ottima respirazione e di una facile emissione caratterizzata da un timbro ben dosato ma certamente più a suo agio nei centri che nelle note acute dove, a volte, perde di colore.
La scelta dei brani proposti, conditi da una mirata dovizia dei particolari di scena e dei costumi indossati, ha consentito di centrare l’obiettivo di uno spettacolo originale, divertente e di alto profilo. Nel bis finale, il dinamico cantante ha strabiliato gli astanti presentandosi nei panni di Mamma Agata, prosperoso, appariscente personaggio femminile, scritto per la voce di basso, dell’opera Le Convenienze e Inconvenienze teatrali di Donizetti, sgargiantemente agghindato da parrucca e bigodini nonché da vistosi mutandosi malamente celati da una grande e svolazzante gonna. Durante l’ilare romanza ha saputo trascinare in un canto-parlato anche il bravissimo Maestro Bruno VOLPATO che mai avremmo pensato capace di lasciare l’amata tastiera per indossare, anche per soli pochissimi secondi, i panni del cantante. Applausi e manifestazioni di stima ed affetto ad entrambi gli Artisti!