per l’ultimo appuntamento della XXXVIII stagione musicale, il Circolo della Lirica di Padova presenta uno spettacolo che intreccia musica sinfonica e umorismo surreale e si conclude con un brindisi!
In Musica e Teatro le sonate di Beethoven e le composizioni pianistiche di Liszt si intersecano con la breve e surreale pièce teatrale di Achille Campanile, Acqua minerale, con la Compagnia padovana I rampanti in scena.
Protagonista dell’evento è il giovanissimo talento padovano, Davide Scarabottolo, pianista appena ventenne che già annovera una lunga lista di Premi e di esibizioni di alto profilo in prestigiose location e teatri nazionali e internazionali.
L’intermezzo teatrale vede in scena Gabriella Cairone, Marta Carli e Simonetta Flauto con la pièce di Achille Campanile, noto scrittore, drammaturgo sceneggiatore e giornalista italiano, celebre per il suo umorismo surreale e i giochi di parole… E poi ritornano i grandi musicisti!
Che Beethoven fosse sordo tutti lo sanno. Pensate! L’autore di musiche immortali, sordo! … E tutti si commovono al caso del musicista che non potè gustare la propria musica eseguita da strumenti e voci. Ma questo è niente. La cosa veramente triste, […] è che il grande musicista credeva di comporre ballabili scapigliati, per la delizia dei trattenimenti familiari. …. Così gli ascoltatori erano convinti che avesse voluto comporre una sinfonia, lui era convinto d’aver composto un valzer e l’equivoco non si potè mai chiarire. Così il grande artista morì con l’amara convinzione di essere un autore di valzer e canzonette brillanti che «non andavano», racconta tra il serio e il faceto Achille Campanile .
La storia di Beethoven è una delle più affascinanti del mondo della musica, soprattutto in virtù della sua sordità. A trentanove era già completamente sordo, eppure alcune delle sue più grandi composizioni – come la Nona sinfonia – che suscitano intense e vibranti emozioni che permeano l’anima, vennero composte quando egli non riusciva più a percepire nemmeno una parola o una nota.
E proprio Franz Liszt nel 1851 compose la trascrizione della Nona per due pianoforti e nel 1864 per un pianoforte solo e per coro, perché la considerava, con la Divina Commedia dantesca, il massimo vertice dell’ingegno umano.
La musica vigorosa di Liszt, pianista-compositore per eccellenza, dall’esuberante personalità di concertista e di straordinario interprete, strabiliava e incantava le platee di mezza Europa, facendo il verso all’amato Paganini. Fu una delle personalità più brillanti di sempre nel panorama della musica classica: intellettuale, viaggiatore cosmopolita, eccentrico, gran seduttore, virtuoso del pianoforte in grado di riempire le sale dei concerti, ma soprattutto instancabile compositore. Dentro la sua musica vi è uno stile carico di novità e di soluzioni pirotecniche ben esplicitate pure nei Dodici Studi trascendentali per pianoforte di cui il giovane Scarabotto darà un saggio! Un pomeriggio per immergersi nella bellezza
Spettacolo e aperitivo Mercoledì 8 giugno h. 17.30 – Ristorante TEN via Bronzetti, 34 PD
PRENOTAZIONE 348 905 1968 – 349 802 6146 – 335 630 3408