Mi lagnerò tacendo ovvero momenti e musiche nella vita di Gioachino Rossini è il brillante spettacolo lirico letterario
L’intrattenimento scenico musicale creato a due mani dal musicologo Giorgio Appolonia e dal baritono Davide Rocca traccia un prezioso percorso letterario e musicale alla scoperta del grande genio marchigiano Gioacchino Rossini. Scene della vita di Rossini ”raccontate un po’ da Stendhal, uno dei suoi primi biografi (La vie de Rossini), un po’ da Eugenio Checchi, altro fra i primi biografi, e un po’ da Gioachino Rossini in persona attraverso alcune delle lettere significative del proprio epistolario. Questo appare paradossalmente assai più ricco da che il musicista, nel 1829 dopo l’ultimo successo parigino del Guglielmo Tell, decide di ritirarsi a vita privata.
L’intrattenimento scenico musicale creato a due mani dal musicologo Giorgio Appolonia e dal baritono Davide Rocca traccia un prezioso percorso letterario e musicale alla scoperta del grande genio marchigiano Gioacchino Rossini. Scene della vita di Rossini ”raccontate un po’ da Stendhal, uno dei suoi primi biografi (La vie de Rossini), un po’ da Eugenio Checchi, altro fra i primi biografi, e un po’ da Gioachino Rossini in persona attraverso alcune delle lettere significative del proprio epistolario. Questo appare paradossalmente assai più ricco da che il musicista, nel 1829 dopo l’ultimo successo parigino del Guglielmo Tell, decide di ritirarsi a vita privata.
Ed è da tale momento che Rossini incomincia a “lagnarsi” tacendo.
Ovvero si lagna sonoramente piangendosi addosso e talora imprecando presso amici, cantanti, impresari, con la sua seconda moglie Olimpia Pélissier… ma inspiegabilmente interrompe il suo estro compositivo: per così dire, la sua lira tace. Resta un mistero che un compositore fertilissimo in una ventina d’anni sia sul versante dell’opera buffa che di quella seria deponga la penna per dedicarsi agli affetti familiari ed alla vita di salotto.
Esigue le produzioni musicali anche se fra esse si enumerano nuovamente dei capolavori come lo Stabat Mater, la Petite Messe Solemnelle, i Peccati di vecchiaia. “Mi lagnerò tacendo” è l’incipit di un passo che il pesarese ha musicato e rimusicato fino all’ossessione attribuendogli ora la verve di un bolero ora la melodia straziante dell’ultima pagina dello Stabat Mater (Fac ut portem Christi mortem).
Le “Scene della vita di Rossini” proposte si riferiscono di volta in volta a temi – la musica, l’arbitrio dei cantanti, la cucina – e a persone – in particolare la sua prima moglie Isabella Colbran, musa ispiratrice – corredati da pagine per canto e pianoforte tratte dalla letteratura operistica e da camera del compositore.
La voce guida che condurrà gli spettatori nel magico mondo rossiniano sarà quella di Giorgio Appolonia. Gli interpreti: il mezzosoprano Veronica Filippo e il baritono Davide. Al pianoforte il M° Alberto Boischio.
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