[di Daniela Mario]Tra l’abbraccio degli Amici del bel canto di Vienna e il fascino dell’Opera di Stato, si è concluso il nostro viaggio nella capitale austriaca, lungo tre intensi e indimenticabili giorni: dal 18 al 20 maggio. Grazie all’impegno costante, accurato e tenace della nostra Presidente, Nicoletta Scalzotto, abbiamo potuto concederci un’affascinante esperienza in uno dei più importanti teatri lirici del mondo. C’era qualche perplessità, per alcuni di noi, sulla possibilità di apprezzare L’olandese volante, una delle opere wagneriane giovanili così diversa dalla nostra musicalità. Ma quando ci siamo immersi nella grandiosa rappresentazione del dramma, che fondeva insieme musica, canto, colore, recitazione e introspezione, la sensazione di noi tutti era di aver partecipato ad un’opera d’arte totale. Interessanti e feconde di spunti sono state le riflessioni e i commenti che hanno fatto seguito all’opera di Wagner, da parte dei partecipanti-soci del Circolo della Lirica di Padova, grazie anche al contributo tecnico-specialistico di Salvatore Margarone, consulente artistico del Circolo.
Utili per meglio apprezzare la singolarità dell’opera e orientarci tra leggenda e realtà, si sono rivelate anche le informazioni preliminari della nostra socia Lella fabbri Colabich. Ma l’emozione provata nella platea dell’Opera di Vienna non è stata l’unica vissuta nei tre giorni. Nicoletta ha provveduto ad allietare il nostro soggiorno viennese con altrettante immersioni nella cultura. Ci siamo inebriati all’interno delle meravigliose stanze del Palazzo di Schonbrunn, sontuosa residenza estiva degli Asburgo, tra i pregevoli arredi d’epoca e lo splendido e sconfinato parco. Abbiamo ammirato i quadri più famosi di Klimt nel bellissimo museo Belvedere circondato da eleganti giardini. Ci siamo emozionati di fronte ai 200.000 volumi dell’imponente Biblioteca Nazionale Austriaca, che custodisce al suo interno, oltre ad una collezione di manoscritti della Riforma di Martin Lutero, anche due splendidi globi barocchi di fattura veneziana, ciascuno con un diametro di oltre un metro. Ci siamo stupiti di fronte ai fiori freschi delle tombe di Francesco Giuseppe e di Sissi nella Cripta dei Cappuccini, dove si trovano le tombe degli imperatori della dinastia asburgica, tra le quali spicca il maestoso doppio sarcofago creato per Maria Teresa e il suo sposo. Non è mancata neppure la passeggiata in centro storico dove svetta il bellissimo Duomo di Santo Stefano, uno tra i più significativi esempi di gotico in Europa e simbolo di Vienna. Stimolante è stato anche il tour panoramico, grazie al quale abbiamo percorso gli ampi viali del Ring, considerato il salotto del centro storico, dove si affacciano importanti edifici come l’Opera, il Parlamento, il Museo delle Belle Arti, il Municipio, la Chiesa Votiva,… Non ci siamo fatti mancare neppure il caffè e la Sacher nella famosa e storica pasticceria Demel, o il pranzo nell’incantevole cornice del Palmenhaus Cafè, tra farfalle e palme esotiche, immerso in un elegantissimo parco botanico. Ma la cena più ghiotta e “lirica” è stata quella organizzata da Michael Tanzler, presidente dell’Associazione della lirica viennese Amici del bel canto, grazie al quale abbiamo potuto ottenere i biglietti per l’Opera Statale di Vienna. A novembre ricambieremo l’ospitalità invitando l’Associazione viennese a Palazzo Zacco Armeni, dove si svolgerà, in loro onore, un concerto lirico e la cena conviviale per ritrovare ancora la gioiosa atmosfera amicale che ha sancito l’amicizia tra il nostro circolo e gli amici viennesi. Sicuramente, accanto a questa bella fotografia dell’esperienza viennese, non saranno mancate, qualche disagio ma in ogni viaggio che si proponga finalità culturali, più che di svago, il ritmo incessante, come la trama che lo svela, fa parte del “gioco” e quindi delle cose da mettere in valigia. Allora…pronti per il prossimo viaggio?