Brusco cambio di programma per il concorso intitolato al soprano Iris Adami Corradetti: in forse per tutta l’estate, confermato dal Circolo della Lirica e dal Comune in settembre pur se posticipato da ottobre a dicembre, è stato annullato. Niente selezione dei cantanti provenienti da tutto il mondo, niente giuria di esperti, già ridotti di numero nella passata edizione, e soprattutto niente concerto dei finalisti al Verdi.”Fino all’ultimo abbiamo cercato di sostituire la finale del concorso con un gala” racconta la vice presidente del Circolo Nicoletta Scalzotto. “Pensavamo ad una serata commemorativa, ma siamo troppo a ridosso del periodo natalizio, mancano fondi quindi non se ne fa niente – aggiunge Edoardo Castellan, del settore Manifestazioni del Comune – restituiremo i soldi del biglietto dal 13 al 30 dicembre, per rimandare l’appuntamento con il concorso all’anno prossimo”. Gli amanti del bel canto potranno consolarsi con la Bohéme, in scena dal 23 al 29 dicembre al Verdi. Non si dispera l’assessore alla cultura Andrea Colasio, notoriamente contrario al terzo polo della lirica accanto ai due colossi di Verona e Venezia: “di certo la colpa non è mia. Il Comune ha stanziato, nonostante il periodo di magra, una somma consistente, di 200 mila euro, perché il Circolo della Lirica potesse allestire sia due opere con il Li.Ve, sia il concorso, nonostante avessi suggerito una cadenza almeno biennale. Ma ha sforato il budget, che contava anche su finanziamenti di Regione e Ministero. Evidentemente erano abituati a spendere e poi qualcuno pagava, ma i tempi sono cambiati. Il concorso non si farà perché hanno speso tutto? Rispetto la loro decisione.
Commento
Qualsiasi commento relativo alla palese ipocrisia delle parole dell’assessore e al danno di immagine all’associazione ci sembra inutile. L’assessore Colasio non sa che se una manifestazione è gestita direttamente dal Comune la sua gestione economica ricade solo ed esclusivamente su di esso e che un’associazione per essere responsabile dovrebbe ricevere un incarico o un contributo, ma nel secondo caso il Comune dovrebbe dare solo il patrocinio e non essere l’Ente organizzatore. Il Circolo della Lirica sostiene la Stagione solo dall’esterno dando il suo contributo alla diffusione della notizia e con le presenze in teatro, non conoscendo neppure il cast se non alla sua presentazione alla stampa. È molto strano che come Amministratore pubblico non sappia queste cose e non sappia neppure che al Circolo non viene dato nessun contributo dal momento del di lui insediamento quale assessore alle politiche culturali gravato dal suo disinteresse per la Lirica.
Risposta del Circolo – pubblicata sul Gazzettino del 2 8-12-2011
Il Circolo della Lirica di Padova che è presente dal 1983 nella Città che vanta una storia di più di cinquecento anni di lirica (dalla nascita del melodramma a oggi) negli ultimi tre anni opera senza alcun contributo né pubblico né privato. Esso deve la sua vitalità ai numerosi soci che lo sostengono con le quote annuali e per essi, come per tutti gli appassionati che lo vogliano, organizza concerti mensili domenicali al Circolo Unificato dell’Esercito, unico Ente con il quale la nostra Associazione condivide la sua attività e dal quale ottiene attenzione e partecipazione alle sue manifestazioni, quasi in una forma di gemellaggio culturale. L’attività del nostro circolo ha una doppia funzione: sociale in quanto rivolta agli iscritti per i quali si organizzano viaggi e incontri di svago, culturale perché mira a mantenere vivo l’amore per la lirica in un ambiente cittadino oggi dichiaratamente ostile a questa forma di arte. Per questa ragione più volte abbiamo dichiarato di rappresentare gli spettatori, cioè coloro ai quali gli spettacoli lirici sono rivolti, anche coloro che non possono allontanarsi da Padova e quindi, certo, non godono degli spettacoli offerti a prezzi proibitivi da Venezia o da Verona (se non arrampicandosi sulle gradinate).
Grazie quindi alla Regione che con molta oculatezza ha pensato anche ai meno fortunati promuovendo l’opera Li.Ve che vuol rappresentare un contraltare alle Fondazioni più remunerate con rappresentazioni di livello elevato che annualmente ricevono consensi e approvazione dai critici nazionali con un budget decisamente modesto (trattandosi di lirica). Vogliamo comunque precisare con estrema fermezza che per quanto riguarda l’intera Stagione il Circolo non ha mai avuto alcun coinvolgimento né economico, né decisionale non essendo minimamente chiamato a questo compito che è di esclusiva competenza dell’Assessorato alle Manifestazioni. La nostra funzione nel Concorso “Iris Adami Corradetti” è diretta all’aspetto tecnico organizzativo di supporto alla Commissione giudicatrice, ma in alcun modo è mai intervenuta nelle decisioni di tipo finanziario se non mettendoci di proprio; tutti sanno che le associazioni senza scopo di lucro sono gestite in assoluto volontariato e la nostra non fa eccezione. Vogliamo precisare che la nostra presenza alle manifestazioni non è gratuita, ma ci paghiamo l’abbonamento come tutti gli altri spettatori.