Veneta, e precisamente di Adria (1920), ma presto trasferitasi a Ferrara e poi a Roma, era Luisa Malagrida, soprano di una certa notorietà che registrò parecchio per conto della Rai e che dai ruoli tradizionali, quali Nedda, Suzel, Musetta, Sofia, Violetta, Micaela, Margherita, passò a personaggi dell’opera contemporanea.
Diplomata in pianoforte, studiò canto al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma e debuttò nel ’45 sul palcoscenico del Verdi di Ferrara quale Suzel nell’Amico Fritz.
Nel 1949 si mise in evidenza come Micaela in Carmen a Palermo, accanto a Mario Del Monaco e a Gianna Pederzini, mentre nel ‘51 a Bologna, diretta da Antonino Votto, cantò ne’ L’amore dei tre re evidenziando una autentica disposizione per il repertorio moderno. In quello stesso anno, al Verdi di Ferrara fu squisita Butterfly, prima di partire per Rovereto dove commemorò Zandonai con Francesca da Rimini. Molinari Pradelli la diresse successivamente allo Storchi di Modena in Butterfly.
Una carriera assai intensa, quella della Malagrida, grazie ad una affinata tecnica vocale che le consentì di alternare, negli ultimi anni, gli impegni di insegnante al Conservatorio di Bari, con quelli di protagonista della scena
lirica. Nel suo repertorio figuravano Don Giovanni (Palermo, 1953), Forza del destino, Norma, Tosca, Andrea Chenier, Cavalleria rusticana, La figlia di Jorio (che presentò in prima assoluta con la regia di Roberto Rossellini al San Carlo di Napoli nel 1954), Il franco cacciatore, Tannhauser, Medea, Dibuk e Monte Ivnor di Rocca, Il giudizio universale di Tosatti, Jenufa di Janecek, I Shardana di Porrino, La fiamma e Maria Egiziaca di Respighi, Peter Grimes, Il linguaggio dei fiori di Renzo Rossellini (Napoli 1966, prima assoluta). Alla Scala cantò ne’ Il Tabarro nel 1961, ma già vi era stata nel ’56 protagonista della Figlia di Jorio. Nel 1963 vi portò Il linguaggio dei fiori. Nel 1965 fu ancora alla Scala con Clitennestra di Pizzetti nel ruolo di Cassandra, in prima assoluta con la regia della Walmann. Vi tornò nel ’71 con Kovancina. Negli ultimi anni si esibì in Inghilterra e al San Carlo di Napoli, nonché alla Rai. Interpretò anche qualche ruolo della corda mezzosopranile (Azucena).
Morì a Roma nel 2009.